Storie di democrazia sociale

di Alessandra Valastro

pubblicato nel 2020 per Il Ponte Editore

Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2022, Fabiola De Toffol – Project Manager esperta di processi partecipativi  – presenta come Lettrice il Libro:

Chi è l'Autrice:

Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, dove insegna “Istituzioni di diritto pubblico”, “Politiche partecipative e pratiche narrative”.

Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):

Che la narrazione possa essere strumento di lotta e di riflessione politica sulle vicende della democrazia è cosa nota. Meno diffusa è la constatazione che un tipo particolare di narrazione, quella biografica e autobiografica, possa divenire strumento di riflessione politica – e persino giuridica – rispetto alla forma più esigente del costituzionalismo, ossia la democrazia sociale. 

Quando poi il racconto delle vite è utilizzato dai giuristi, esso non è più testimonianza indiretta, bensì espressione diretta di un diritto che interroga se stesso, guardando la realtà dal basso dell’esperienza concreta del vivere anziché dall’alto delle categorizzazioni generali e astratte. 

Seppur caratterizzate da epoche, contesti e stili diversi, queste storie di “esperienza giuridica” appaiono accomunate da un dialogo intero ed esigente con i grandi capitoli del racconto costituzionale della democrazia sociale, con una grande assonanza fra i temi, gli interrogativi e le analisi anche feroci che ne emergono. 

E questa assonanza, se per un verso rivela la comune tensione delle esistenze concrete verso i valori della democrazia sociale inscritti nelle costituzioni del secondo dopoguerra, per altro verso smaschera ulteriormente il carattere mendace e fraudolento dei racconti ufficiali del formalismo giuridico e delle politiche neoliberali, figli del compromesso (illusorio) tra democrazia e capitalismo. 

Perché Fabiola De Toffol consiglia questo libro:

“E’ un punto di vista sulle relazioni tra persona e potere, sul rapporto tra il diritto e l’esistenza, e sulla responsabilità che lo stare al mondo comporta.
E’ uno scritto sulla presenza, e sulla posizione della persona di fronte al “sistema” e alle sue regole, con l’invito a riflettere sulla sostanziale e perdurante divaricazione tra individuo e uomo situato, e sulla necessità di mettere in campo la propria biografia, anche in ambiti considerati astratti e neutri, come il diritto.

Le considerazioni dell’autrice ci incoraggiano a superare il dogma della neutralità e certezza del diritto, e a vedere il giurista-persona nel ruolo di attore che, relazionandosi al contesto, rende possibile la generazione di significato nella realtà tessendo legami e unendo fatti per arrivare a un risultato: la produzione o interpretazione di norme che dettano regole, che a loro volta diventano agenti della situazione che occorre normare. 

La rivendicazione della sovranità sostanziale della persona apre la dimensione del potere all’interno delle questioni di diritto e permette di legittimare soluzioni e strategie alternative alle politiche dominanti, come nel caso dei beni comuni, delle monete complementari, delle imprese di comunità; fino a consentire alle questioni poste dall’esistenza di diventare parte del diritto positivo, come nell’istituto della mediazione, attraverso la quale il diritto positivo cede porzioni della propria certezza.
Propone un a-methode da integrare nella riflessione giuridica tradizionale: senza dare risposte, invita a stare nella relazione con le regole, esistenti o da creare, che vanno considerate parte integrante dell’esperienza concreta del vivere.

Invita a ricordare che il diritto è esso stesso, innanzitutto, esperienza, che può trovare risposte sostenibili e ragionevoli solo accettando di porsi in ascolto delle vite, di calarsi negli snodi delle esistenze.
Richiama alla comunanza di destino, ci fa sentire meno soli di fronte al potere e rende nostra l’affermazione che “per uscire dalla crisi bisogna avere il coraggio di investire affettivamente sulla condizione umana”. (P. Barcellona)

Scarica la scheda del libro: “Storie di democrazia sociale”:

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La foto di copertina è di Mario Vogelsteller da Pixabay

per informazioni:
complex.institute@gmail.com

Cell. +39-327-3523432

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