Alcune riflessioni di approfondimento in margine all’intervento “Europa come sistema complesso” fatto all’incontro “Polis Europa” di Merano
Alcune riflessioni sull’Europa
3. L’EUROPA ALL’INTERNO DEL SISTEMA COMPLESSO PIU’ VASTO: LA TERRA
L’Europa diventerà quello che in realtà è, cioè un piccolo promontorio del continente asiatico?
(Paul Valéry)
La Terra è il sistema più complesso che conosciamo, intesa non solo come ambito geo-politico, ma come pianeta tutto. I problemi da affrontare trascendono ormai i confini politici ed istituzionali, e non possono perciò essere affrontati dai singoli Stati separatamente o dai singoli organi istituzionali, spesso chiusi nella loro burocrazia interna. L’economia, la finanza, l’uso delle risorse, il traffico di armi e di droga, il terrorismo, le mafie, l’inquinamento, il riscaldamento globale, la deforestazione, i contagi, la sovrappopolazione, le guerre: sono tutti problemi che attraversano l’intero pianeta. I problemi sono globali, e tale deve essere il modo di affrontarli.
E’ la sopravvivenza della specie umana a essere chiamata in causa, non come ipotesi lontana ed improbabile, ma nel breve termine ed a livello sistemico. Se fino a non molti anni fa la nostra sopravvivenza sembrava dipendere unicamente dall’equilibrio di forze fondato sul possibile uso delle armi nucleari, ora la crisi è multi-fattoriale e multi-livello. Ogni problema è intrecciato inestricabilmente agli altri, in una rete di interdipendenza reciproca che sembra paralizzare qualunque tipo di intelligenza e di azione.
Si parla ormai da qualche tempo di ‘declino degli Stati-Nazione’ e di emergere di poteri altri. La frantumazione degli Stati lascia emergere poteri trasversali: etnie, religioni, fazioni, mafie, tribù, ma anche grandi imprese, mass media, ong, reti.
Morin parla di mondo ‘multipolare’, Parag Khanna parla – nel suo libro “Come si governa il mondo” – di ‘nuovo Medioevo’ e delle ‘città-stato’ presenti in quel periodo nella nostra penisola come del futuro più probabile che ci attende.
Siamo perciò dinnanzi ad una situazione nuovamente all’orlo del caos nella storia non più solo europea, ma mondiale.
Dinnanzi allo sgretolarsi dei vecchi poteri sorretti da un establishment miope incapace di vedere l’interdipendenza dei fenomeni ed il loro evolversi, si apre l’abisso del caos apocalittico e del conflitto su scala mondiale; oppure l’emergere di un nuovo, possibile (per quanto improbabile) ordine dinamico che integri molteplicità ed unità, nuovi modelli di polis che connettono territori su scala globale, integrazione dei saperi e cooperazione: ovvero un agire ed un pensare che accomuni gli uomini nel mondo attraversandolo e connettendolo da parte a parte.
Alcune riflessioni di approfondimento in margine all’intervento “Europa come sistema complesso” fatto all’incontro “Polis Europa” di Merano. Per vedere le slides della presentazione: clicca qui!
(Parte 3 di 4)
Leggi la parte 4
Parag Khanna: ‘The world order is broken. Chaos will be the new normal’
per informazioni:
complex.institute@gmail.com
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